Il viaggio del sangue verso Itigi: un dono da non sprecare

Il viaggio del sangue in una “centrifuga” verso Itigi
Dopo l’acquisto, grazie alle vostre donazioni, della centrifuga per la concentrazione e la conservazione del sangue, il progetto “Banca del sangue”, continua.
Da pochi giorni l’apparecchio ha varcato il confine tanzaniano e dalle vostre mani generose, ora è nelle mani di persone specializzate che lo stanno montando all’interno dell’ospedale San Gaspare di Itigi.
La centrifuga, dopo il montaggio, può già disporre di 4 sacche di sangue che potranno servire direttamente i pazienti del polo ospedaliero intervenendo precocemente per sulle numerose urgenze. Fino ad oggi, infatti, il sangue che serviva per eventuali trasfusioni, rimbalzava tra il “St. Gaspar” e l’ospedale Tabora che, però dispone di quantità poco sufficienti per curare tempestivamente soprattutto i bambini colpiti dalla malaria.
Con la centrifuga ogni goccia di sangue raccolto dalle varie associazioni di donatori può essere conservato nelle emoteche e faciliterà la prevenzione, fondamentale per colpire la malaria (colpisce circa l’8% di ricoverati nel reparto pediatrico).
Finalmente Itigi si arricchisce di una banca: quella del sangue!
Un dono da non sprecare
La centrifuga è uno strumento utile per conservare il sangue e le sue piccole quantità (chiamate emazie) che servono per trasportare ossigeno. E’ preziosa la presenza della centrifuga presso l’ospedale San Gaspare di Itigi perchè almeno si limita il viaggio del sangue da un polo
ospedaliero all’altro che tra le prove tossicologiche e diluendosi perde alcune delle sue proprietà. Con questo prezioso strumento, invece, rimane molto piu’ efficace nella pratica clinica quotidiana, sia per gli adulti che per i bambini.
Ad essere conservato nella centrifuga così è lo stesso sangue dei familiari dei pazienti ricoverati al St. Gaspare Hospital che rimane concentrato e quindi più efficace garantire immediatamente livelli di emoglomina sopratutto nei piccoli malati.
Si tenta, quindi, di non disperdere tutto il sangue che si dona.
Insieme alla centrigufa sono giunte in Tanzania quattro sacche di sangue che rappresentano già un primo prezioso tesoro in questa speciale banca ricca di generosità.
I piloti della centrifuga, i Missionari e “Friends for Africa”
I piloti che hanno intrapreso il viaggio della centrifuga verso l’ospedale San Gaspare di Itigi insieme a gli “Amici delle Missioni” sono i volontari di “Friends for Africa”. Il contributo di questa associazione nata nel 2016 da un gruppo di pediatre, è il vero tesoro per il progetto della “Banca del sangue”.
Le competenze e la professionalità dell’associazione sono state determinanti: “Friends for Africa” è formato da un gruppo di pediatre che conoscono bene la realtà del reparto pediatrico dell’ospedale San Gaspare. Qui hanno vissuto positive esperienze di volontariato e ben conoscono le necessità di quella realtà, oltre ad essere testimoni oculari delle potenzialità dell’ospedale.
Nonostante la distanza dal paese africano hanno continuato ad essere operative promuovendo eventi per sostenere i progetti del polo ospedaliero. “Friends for Africa” è stata il vero tesoro per promuovere la “Banca del sangue” attivando un Galà di beneficenza in cui si è tenuta un’asta di vini. Vino e sangue: due simboli fondamentali per trasmettere l’idea del dono legati dal colore rosso.
La centrifuga contro il grande nemico: la malaria
La centrifuga giunta all’ospedale San Gaspare di Itigi è l’arma giusta che può servire a combattere il grande nemico della Tanzania e soprattutto i più piccoli: la malaria.
E’ la malattia infettiva che colpisce numerosi tanzaniani, è la terza causa di morte del paese. Inevitabilmente colpisce molti soggetti del comparto pediatrico. La malaria è caratterizzata dalla presenza nel sangue di parassiti, in particolar modo il Plasmodium flaciparum, è il più pericoloso.
A portare questo parassita sono le zanzare che infettano il sangue provocando febbre e stati di anemia. Zanzare e malaria, però con la centrifuga e la banca del sangue, hanno vita più difficile. “Friends for Africa”, l’associazione che ha creduto al progetto della banca del sangue, insieme ai missionari, sono gli eroi per vincere questa battaglia. Attraverso test specifici (della goccia spessa) si ricercano le tracce nel sangue e procedere, in seguito alle trasfusioni.

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